Storia della Schola Cantorum di San Pietro, Vasto

Punto di partenza per questa storia della Schola Cantorum  di Vasto è il testo che don Michele Ronzitti diede alle stampe pochi mesi prima di lasciarci. Finito di stampare nel maggio del 2012 dalla tipografia Di Cicco, il libro I fratelli Zaccardi benemeriti di Vasto offre uno spaccato di storia cittadina per alcuni versi illuminante. Almeno così è per me, che non ho conosciuto personalmente Antonio e Michele.

La Schola nasce nel 1944 (probabilmente il 2 novembre), su iniziativa di don Romeo Rucci, indimenticabile parroco della chiesa di S. Pietro a Vasto. Affidata subito ad Antonio Zaccardi, muove i primi passi con la Missa “Te Deum Laudamus” per due voci pari di Lorenzo Perosi, a due voci.  Negli anni mette in repertorio altre messe del Perosi: Hoc est (?), Messa da Requiem per tre voci maschili, Missa Prima Pontificalis. Inserisce anche brani di Zimarino, Bottazzo (Tu es Petrus a quattro voci, inserito pe l’anno giubilare 1950), Mozart, Bach, Verdi, Gruber, Haeller(?, forse Hasler), Capocci, Rossini, Donizetti, Puccini, altri, oltre a brani della stesso Zaccardi. La Missa Papae Marcelli a sei voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina diventa un punto di arrivo di un percorso molto impegnativo. Così come il 1959, quando la Schola esegue il madrigale a cinque voci Il dolce sonno, di Bernardino Lupacchino dal Vasto (dall’edizione di Ludovico Balbi, 1589, copia ricevuta dalla Fondazione Cini di Venezia), in occasione dell’inaugurazione dell’Istituto “Figlie della Croce” di Vasto. Per me è una scoperta sensazionale: è sicuramente, ad oggi, la prima esecuzione in tempi moderni di un’opera di Lupacchino!

Tra il 1954 e il 1960 brani dello stesso Antonio Zaccardi: Alla vergine annunziata (anno mariano 1954); Per signum crucis, maggio 1954, processionale a quattro voci per la solennità della Santa Croce; Benedictus, a tre voci, per il sacerdozio di don Cesario Fiore; A Maria S.S. dei Miracoli, a quattro voci; Miserere a quattro voci, composto il giorno della morte di don Romeo Rucci, ed eseguito durante il corteo funebre (22 maggio 1960): probabilmente lo stesso Miserere rimasto in repertorio della Schola, che si canta ancora oggi insieme al più conosciuto Miserere di Perosi durante la processione del Venerdì Santo a Vasto.

La Schola fa proprio anche il repertorio folcloristico, culminato in una incisione discografica per la Vis Radio (poi Fonit Cetra) nel 1954 (disco tuttavia non riportato nell’elenco di Wikipedia), matricola VI 6109.  Da altra fonte trovo invece “disco 78 giri, Vis Radio, 1947, matricola 01949, con l’incisione di Mare Maje (con il brano Buon Natale, composizione di Zaccardi): spero di riuscire a verificare questi dati.

Un’attività musicale, corale e artistica di notevole livello, per impatto sulla storia cittadina e per importanza musicale. Non mi viene in mente nessun coro abruzzese, che quegli anni avesse in repertorio la Missa Papae Marcelli, oppure che avesse inciso già negli anni Cinquanta. per non parlare dell’esecuzione e dell’incisione di Mare maje: un contributo alla cultura d’Abruzzo di grande livello, ne parleremo a parte. Una storia quindi da riscrivere, e che riserverà penso grandi sorprese.

Oggi la Schola continua la sua opera di servizio, e ogni anno rinasce per la Processione del Cristo Morto, il Venerdì Santo e, da qualche anno, per il Sabato Santo e la processione della Sacra Spina, in aiuto alla Confraternita e al coro parrocchiale.

Dopo la morte di Antonio Zaccardi, fondatore e direttore, il fratello Michele ne continuò l’opera. Prima della sua morte, nel 1995 mi affidò direttamente la direzione della Schola.

http://www.vastospa.it/html/personaggi/spe_sc_zaccardi.htm

http://noivastesi.blogspot.com/2014/06/personaggi-il-m-antonio-zaccardi-e-la.html

2 risposte a Storia della Schola Cantorum di San Pietro, Vasto

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